venerdì 8 febbraio 2013

Sotto sotto

Mi faccio dare il solito strappo. In un mio incubo ricorrente gli amici mi aspettano tutti sotto casa con il conto della benzina. L'inverno mi saluta fuori dal finestrino. Anche stasera ho fatto tardi. Mezzo giro di chiave nella toppa e finalmente sono a casa. - Sono andata ai colloqui delle bimbe.
- Cazzo! Me ne ero dimenticato! Come è andata?
- Chiaretta bravissima, competitiva e perfezionista.
- Bene, sarà un'infelice. E la piccola? 
- Fa progressi, si vede che è seguitissima, ha detto la maestra. - Ha ragione, effettivamente visto i casini che combina noi la inseguiamo in continuazione.
- Scemo. Comunque potevi venire anche tu, c'erano tutti gli altri padri, invece come al solito rientri a quest'ora,  ma si può sapere che hai fatto? 
- E che ho fatto secondo te? Avevo un atto in scadenza.
- Ma è possibile che ti riduci sempre sotto sotto? 
Mi viene da ridere e penso: "ancora non te ne sei accorta?". Con i compiti arrivavo sotto sotto, con le interrogazioni idem, con gli esami se non arrivavo sotto sotto e chi si metteva sui libri, con il matrimonio pure sono arrivato sotto sotto, anzi sottissimo. Vuoi vedere che da avvocato, non arrivavo sotto sotto anche con gli atti? 
Lo stile di vita è sacro, non scherziamo, io devo arrivare sul filo dei secondi, praticamente scannato, perché altrimenti se mi organizzo prima, mi sembra che non sono più io, e che tutto il tempo anticipato sia tempo sprecato.
(25.11.12)

Nessun commento:

Posta un commento