venerdì 8 febbraio 2013

Il testimone

Guardo entrare il testimone. - Legga la formula - gli dice il giudice, passandogli il foglio. Il teste prende in mano la formula e la guarda attentamente restando in silenzio; poi la restituisce al giudice. 
- Ecco fatto, letta - esclama. 
- Ma quale ecco fatto, la deve leggere ad alta voce, non per conto suo - 
- Ah, chiedo scusa, non avevo capito - 
Alla fine legge ad alta voce. Come voleva il giudice, e così comincia la deposizione. 
Sorrido pensando che il teste aveva ragione. Era buona la prima. La formula l'aveva letta e nessuno gli aveva detto che doveva alzare la voce. 
La deposizione è lunga, faticosa. Un mare punteggiato di sfocature. Dalla bocca del testimone escono sempre due tipi di parole: quelle temute e quelle sperate. La linea è sottile. Una specie di corda dove danza l'avvocato. Mi siedo, ed aspetto il mio processo. Dopotutto quest'attesa è uno dei pochi momenti per fermarsi. Più tardi prenderò un caffè. Schiumato. A dispetto del giorno che come una lepre si diverte a farsi rincorrere...
(08.11.12)

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