giovedì 7 febbraio 2013

Questa settimana è andata al macero

Questa settimana è andata al macero... inghiottita... la strada di casa è fatta di case basse, lampioni di provincia, cemento del dopoguerra, ci sono i campi da tennis ancora caldi di scarpe e la stazione di servizio... lo spazio di terra battuta in direzione della chiesa di San Gennaro dove i giostrai facevano sosta ogni anno adesso aspetta i costruttori che la sanno più lunga loro che tutti i palazzi che hanno piantato, ma per fortuna non sono zingari, c'è odore di kebab e siepi, lecci che danno le spalle a piccoli cancelli... domani volevo stupirmi e invece l'ultima carta, quella uscita dal cilindro, mi ha tirato per la giacca... percorrerò il mio viale anche di sabato, respirando l'aria umida, la stessa che dai fiumi penetra nelle pietre di Sant'Ilario e nei tufi che costeggiano la villa lungo via delle Puglie fino a rimboccare le chiome dei pini, in compenso alla fine scoverò la felicità, anche stavolta, come sempre sarà piccolissima, avrà il sapore delle castagne sul fuoco, quelle che mangiavo dianzi al camino di mamma e che domani festeggeranno Chiara e Valentina tra mille balzi... 
(19.10.12)

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