Sono rientrato incrociando le mie figlie e mia
moglie che uscivano. Una sincronia perfetta. La domenica mi sorride.
Mi metto a cazzeggiare. Navigo, leggo, tv, dvd, hifi. Certe volte
scegliere è drammatico. L'asino di Buridano ne sa qualcosa. Comunque
tutto quello che verrà sarà un poltrire fantastico. Mi sfodero al
volo i mocassini. Sento il legno baciarmi le piante dei piedi.
Uno sguardo fugace alla cucina e penso con te facciamo i conti dopo.
Tiro dritto in bagno. Domani ho un confronto con un giudice.
Ovviamente ad armi impari. Chissà se pure i giudici vanno in bagno.
Io di sicuro ce li mando spesso. Sorrido. Faccio retromarcia verso il
salone ed punto il mio sonnacchioso divano che comincia a dilatare i
cuscini di cotone grezzo. Con la coda dell'occhio sbircio la stanza
delle bimbe. Mi fermo. Deglutisco. La piana di Waterloo dopo la
battaglia a confronto era un tappeto di margherite. Va beh e che
cazzo! Mi volevo consegnare all'ozio e invece... Fa niente. Devo
sistemare la stanza. O meglio bonificarla. Mi dedico con lavoro
certosino. Raccolgo tutto, ma proprio tutto e penso ma come fanno
venti ditine a spargere ventimila oggetti. Bah, non perdiamoci
d'animo. Oramai ci siamo. Certo mi sono giocato mezza domenica. Ma
quando tornano mi sentono. La regola è regola. Quando si comincia un
gioco si mette a posto prima l'altro. Come mi diceva mamma, solo che
lei mi dava certi ceffoni e io... beh lasciamo stare, dopotutto
anch'io so il fatto mio e quando rientrano mi sentono... eccole... le sento
dal pianerottolo. Urla, strepiti, due erinni che mi sfrecciano sotto
il naso.
- Ehi ferme qui, come è andata? Vi siete divertite? Che
avete fatto? Aspetta e spera. Ascoltatemi bene, stavolta la stanza ci ha
pensato papà ma...
- Papà!!!! E che hai combinato? Hai messo tutte
le cose della cucina al posto sbagliato! - mi zittisce la grande, e la piccola giù con il carico da undici: -Sì papà che
hai fatto? La torta e la teglia con i wurstel andavano nel forno! E
le bambole pinypon? Papa? Dove le hai messe? E le principesse? E i
librottini andavano nel cassetto, non sulla libreria, sulla libreria
ci mettiamo gli astucci e le scatole del salone di bellezza! Papà! Le winks vanno nella scatola verde, mentre tu ci hai messo le barbie
che vanno in quello fucsia! Papa! Ma insomma!
E così in quel
crescendo di rimproveri e cazziate, cerco di zittirle: -Basta!
Silenzio! La prossima volta vi faccio vedere! Vi butto tutto! Ci sono
i bambini poveri che se lo sognano quello che avete voi! Dovete avere
rispetto per le vostre cose! -
Insomma goffaggini di padre, in
definitiva mi arrabatto e sotto sotto mi viene da ridere pensando a
mia madre e a mio padre che addirittura sfoderava la cinta. Così
incasso questa cazziata alla rovescia ed arretro piano piano, mi
ritiro, quantomeno con fare autorevole, cercando di salvare la
faccia. Dal corridoio sbircio la caprese appollaiata sul tavolo della
cucina e già mi rinfranco, guardo l'orologio, sospiro, allungo lo
sguardo sul divano tradito e penso ma tu vedi un pò se mi facevo i
cazzi miei. Meno male c'è il lavoro, domani si ricomincia.
(21.10.12)
Nessun commento:
Posta un commento