domenica 9 febbraio 2014

Tribunali.. work in progress

Nel tribunale ci hanno mandato altri tribunali. Mi sembra un nuovo mondo. Mi sembra l'aldilà: tutte anime in pena, in cerca di collocazione. Venghino signori venghino. Al primo piano davanti le aule prima c'era un calendario che stava sempre lì e mo lo cambiano una volta al giorno. Guardia, Airola, che finalmente, scusate, ma venite voi da noi. E poi facce nuove, belle, strane, traffichine e non, che scusate pure voi, ma stavamo già messi bene così. Ci barcamenavamo nelle cancellerie alla meno peggio e adesso peggio di così, addirittura si smaterializzano davanti gli occhi, spariscono scrivanie, faldoni e cancellieri e compaiono imbianchini che ti viene il dubbio che hai sbagliato stanza, che stai più rincoglionito del solito, invece no, è un semplice spostamento, passano dal quinto piano al secondo, dal secondo al terzo, dal quarto sempre al quarto, e noi avanti, dietro, sotto, sopra, a destra e a sinistra, tanto dove ti butti ti butti è lo stesso. Alla fine rimane il piano terra e l'agognata uscita, ancora più agognata, una piccola pausa, giusto un attimo da Serafino, l'unico che non si è perso d'animo. E' rimasto lì dov'era. Ha solo allungato il bancone per qualche caffè in più, perché come diceva un anziano medico legale, un caffè e un colpo di frusta non si nega a nessuno.

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