domenica 23 marzo 2014

Valentina e la carezza di fine anno.


- Papà quanto sei bello, ti posso fare una carezza? 
Ovviamente una domanda del genere detta da Valentina che in sei anni di vita è stata sempre selvatica e refrattaria alla smancerie, mi è suonata grottesca. Con gli occhi fissi al tv, senza scompormi neanche di un centimetro e senza voltarmi, ho risposto di sì, in paziente attesa del promesso miracolo di tenerezza. Dopo un minuto di silenzio quasi surreale ho cominciato a sentire una specie di strana pressione tra i capelli, qualcosa di morbido e sconnesso allo stesso tempo, più simile alla mano di uno scimpanzé che non a quella di una bambina. Mi sono girato di scatto e l'ho sorpresa seduta sul divano accanto a me che mi stava carezzando i capelli con il piede, dopo essersi tolta in perfetto silenzio scarpa e calzino.
- Gesù Valentina ma che combini? Che razza di carezza mi fai?
- Papà è un esperimento - mi ha risposto con fare serio; poi è scattata in piedi ed è fuggita ridendo. Ho alzato le sopracciglia e ho continuato a vedere il televisore consolato dal fatto che finire il 31 dicembre con una carezza, anche solo di piede (ma dopotutto bisogna accontentarsi, si tratta pur sempre di Valentina), sia il miglior mondo di chiudere l'anno e di augurarsi cose affettuose per quello nuovo. (31.12.2013)

Nessun commento:

Posta un commento